Rocca di Monte Zane
Monte Zane (Zagno) o Mon Giovanni è l’ultimo, a ponente, dei quattro colli.
Sul versante del rio si sono rinvenuti frammenti di vasi e materiale della seconda età del ferro. Monte Zane è nominato più volte nelle carte del Monastero di Marola del 1147, 1155, 1163, 1181, 1204 e successive. Nel 1204 è riportata l’esistenza del palazzo in possesso di Corrado della Palude. Giovanni della Palude, occupato il castello, lo consegnò nel 1296 al Comune di Parma. Nel 1320 è dipendente dal Comune di Reggio e si danno disposizioni agli uomini di Caviano (S. Polo) e Bibbiano di restaurarne le mura. Nel 1339 Guglielmino Canossa ne ottenne l’investitura dai Gonzaga mantenendolo fino alla estinzione dela propria famiglia. Nel 1472 la sua giurisdizione comprendeva le ville di “Pergolini, Mangalano, Bibbiano, Regnolo, Bennoni, Caro, Salvarano, Calenzano, Rio di Corte e Salvarola”.
Sotto la direzione dell’ingegnere della cittadella di Reggio, Girolamo Casotti, nel 1497 vengono compiuti lavori alle mura, alla casa gentilizia ed a quella del Podestà, ma già nel 1609 rimaneva la sola torre bisognosa di riparazioni. In questo periodo nel sottostante borgo vi erano 150 persone.
Rimane parte della antica torre diroccata con un caratteristico coronamento in fregio alla capuccina. Sono interessanti i riferimenti delle ricostruzioni d’impianto studiate dall’arch. F. M. Valli dimostranti le analogie dimensionali del mastio con quello di Montevetro. Nella cresta del colle a sud del castello, lungo il sentiero di accesso è visibile un fabbricato colonico ad elementi giustapposti di antica origine.