(Quattro Castella, 27/12/2024) – Nel corso dell’ultima seduta, il Consiglio comunale di Quattro Castella ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal gruppo “Quattro Castella Democratica Bene Comune” per sostenere il Coordinamento Nazionale Enti locali per la Pace nella sua iniziativa tesa a riaffermare l’impegno, anche a livello locale, nel difendere i diritti umani “oggi sotto attacco in tante parti del mondo”.
La mozione ripercorre le tante iniziative promosse a Quattro Castella sul tema della pace, della cultura dei diritti e della promozione dell’uguaglianza tra i popoli (dal progetto “Biblio Peace Hub” in collaborazione con la Scuola di Pace di Montesole alle iniziative di approfondimento sul continente africano, dal viaggio della Memoria recentemente organizzato sul confine orientale alla Marcia della pace intercomunale) e impegna il Comune ad aderire alla Campagna promossa per il rafforzamento e la democratizzazione dell’Onu che culminerà con l’Assemblea dell’Onu dei Popoli e la Marcia PerugiAssisi del 12 ottobre 2025.
Nel testo si fa riferimento alla forte preoccupazione per le massicce violazioni dei diritti umani in particolare nei territori palestinesi, in Libano, e in tanti altri luoghi in cui viene impedito all’Onu di prestare soccorso alle vittime innocenti; inoltre si chiede al governo un impegno concreto per favorire le azioni di diplomazia e di pace.
«L’Amministrazione – spiega Serena Braglia, consigliera comunale con delega alla Pace – si impegna, anche per l’anno 2025, a proporre una serie di iniziative di educazione e sensibilizzazione alla cultura della pace e del rispetto delle differenze. Ringrazio tutte le forze in Consiglio per l’unanimità nell’approvare la mozione ritenendo la difesa dei diritti umani un valore inviolabile e la pace il bene più prezioso a cui aspirare».
La stessa consigliera Braglia si recherà nei prossimi giorni in Marocco, in particolare nella Daira di Hauza (provincia di Smara) per portare al popolo Saharawi la solidarietà e la vicinanza della comunità castellese da anni impegnata anche in modo formale nel sostenere la lotta non violenta dei Saharawi per la loro autodeterminazione e libertà.