(Quattro Castella, 11/11/2024) – Da Quattro Castella a S.Anna di Stazzema per completare il percorso di formazione in “Armonia civile” promosso dall’Amministrazione comunale nell’ambito del progetto “Biblio Peace Hub 2024”.
Domenica 10 novembre un gruppo di una ventina di persone composto per lo più da insegnanti, educatori, allenatori e catechisti, guidato dal sindaco di Quattro Castella Alberto Olmi, dall’assessore all’Educazione Sabrina Picchi e dalle consigliere comunali Serena Braglia e Luisa Colli si è recato nella frazione versiliana resa tristemente famosa dall’eccidio compiuto dai nazi-fascisti nell’agosto 1944 che causò la morte di 560 persone, tra cui molti bambini.
Accolti dal direttore del Parco nazionale della Pace Michele Morabito e dal vice presidente dell’associazione “Martiri di S.Anna” Graziano Lazzeri, i castellesi hanno avuto la preziosa opportunità di visitare un caso studiato e approfondito durante il percorso di “Armonia civile” direttamente sul luogo dove questo è avvenuto.
«In un momento di inquietudini e tensioni internazionali – ha detto il sindaco nel suo intervento – è ancor più importante comprendere, capire e attrezzarci. Il progetto di “Armonia civile” ha visto coinvolti in due distinti percorsi formativi da una parte gli “adulti educanti”, e quindi insegnanti, educatori, allenatori e catechisti, e dall’altra genitori del territorio comunale. Per i primi il progetto si chiude a S.Anna di Stazzema, a scoprire con mano i luoghi di una vicenda ancora poco conosciuta, per gli altri sabato 23 novembre è in programma un’uscita a Monte Sole, la cui Scuola di Pace è stata nostra partner nell’organizzare gli incontri formativi in biblioteca».
Il progetto “Biblio Peace Hub. Armonia civile 2024” intende favorire l’accrescimento delle competenze e delle conoscenze sui temi della promozione della giustizia sociale e dell’attivismo non violento. In questo contesto, si mira anche a valorizzare il ruolo della memoria come custode della cultura democratica, nonché a sottolineare il diritto e il dovere di resistenza in difesa dei principi sanciti dalla Costituzione Italiana. Sono quindi stati organizzati percorsi formativi, seminari e incontri che incoraggino il pensiero creativo, migliorino le competenze sulla comunicazione non violenta e la gestione dei conflitti, promuovano un atteggiamento di ascolto attivo, stimolino l’elasticità emotiva e favoriscano la vivacità delle riflessioni.